Recentemente mi è capitato tra le mani un volumetto edito da Panini di recente pubblicazione, dedicato a Stan Lee.
Stan Lee, inutile perfino ricordarlo, è stato tra coloro che hanno contribuito allo sviluppo del fumetto suepereroistico, agendo a 360 gradi e gettando le fondamenta di quella che è ormai un'industria - seppur con i suoi alti e bassi - consolidata. Stan Lee ha, nel bene e nel male, rivoluzionato il modo di pensare, di scrivere, di promuovere il fumetto e ha dato vita (o, meglio, contribuito a dar vita) ai tantissimi personaggi che leggiamo quotidianamente o di cui ammiriamo le gesta al cinema.
Stan Lee, inutile perfino ricordarlo, è stato tra coloro che hanno contribuito allo sviluppo del fumetto suepereroistico, agendo a 360 gradi e gettando le fondamenta di quella che è ormai un'industria - seppur con i suoi alti e bassi - consolidata. Stan Lee ha, nel bene e nel male, rivoluzionato il modo di pensare, di scrivere, di promuovere il fumetto e ha dato vita (o, meglio, contribuito a dar vita) ai tantissimi personaggi che leggiamo quotidianamente o di cui ammiriamo le gesta al cinema.
Ma oggi non voglio parlare della biografia del Sorridente (uno dei modi con cui veniva affettuosamente appellato) ma di una pubblicazione che Panini gli ha dedicato subito dopo la sua scomparsa, avvenuta il 12 Novembre dello scorso anno. Sto parlando di Stan Lee - una vita di meraviglie - un brossuratino di 176 pagine per 9,90 euro che raccoglie alcune storie che hanno segnato indelebilmente l'epopea di Marvel Comics e del fumetto supereroistico in generale.
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Una pagina di Here We Go-a-Plotting tratta da Amazing Spider-Man Annual #5 |
Il volume presenta infine una breve storia tratta da l'annual #5 di Amazing Spider-Man dove, in salsa umoristica, Stan Lee in persona ci presenta la redazione di Marvel Comics e, infine, quella che si dice essere stata la sua storia preferita, ovvero Brother, Take My Hand!, dove Daredevil, sulle pagine del numero 47 della sua testata (1968) aiuta, sia come avvocato che con il suo alter-ego, un veterano di guerra diventato cieco.
Si tratta di un volumetto leggero, in tutti i sensi, tutto sommato a un buon prezzo, di facilissima reperibilità: un ottimo modo per entrare in contatto con alcune storie che...hanno fatto la storia della Silver Age e che sono alla base di un intero, vastissimo ed entusiasmante universo di storie e di personaggi.
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