21/11/2019

Quando ci vuole, ci vuole: l'inqualificabile comportamento di Panini nei confronti dei propri lettori

Avrei voluto evitare di entrare nella polemica very hot di questi giorni  che coinvolge Panini Comics e i suoi lettori, ma, dopo 7 (sette) giorni di silenzio da parte dell'editore, non ce l'ho fatta e, da lettore di lunga data, voglio togliermi anch'io qualche sassolino dalle scarpe.

Antefatto: è oramai tristemente noto che Panini Comics aumenterà, da gennaio 2020, i prezzi di tutte le testate Marvel (non solo, ma mi focalizzo su queste). Gli aumenti sono significativi. Anzi, sono senza ombra di dubbio gli aumenti più elevati, sia in percentuale che in valore assoluto, dal 1990 ovvero dai tempi della Star Comics. In questo breve ma interessante video del canale You Tube Pelati e Fumetti viene fatta una cronostoria proprio di tutti gli aumenti subiti dagli spillati Marvel da allora ad oggi. 
In particolare, gli albi da 24 pagine passeranno da 2,00 a 3,00 euro e quelli da 48 pagine da 3,50 a 5,00 euro, le testate da 56 pagine costeranno 6 euro e quelle da 72 pagine ben 6,90 euro.

Ora, io non contesto l'aumento di per sè che, seppur anomalo per la sua esageratezza, è comunque facoltà dell'editore deciderlo e imporlo, sulla base delle proprie strategie di posizionamento nel mercato, andamento delle vendite, situazione finanziaria e così via. D'altronde, il mercato del fumetto non è certo un mercato calmierato, il fumetto non è un bene di prima necessità e quindi chi vuole e può permetterselo acquista e legge, chi non vuole o non può permetterselo, ahimè dedicherà il proprio tempo libero ad altro. Personalmente, ridimensionerò l'acquisto degli spillati Marvel: ad alcuni rinuncerò del tutto, per altri mi orienterò sulle raccolte in volume (i cosiddeti Trade Paperback - TP) americani.

D'altro canto, è un sacrosanto diritto del cliente/consumatore lamentarsi (sempre con toni da civile convivenza, sia chiaro) per l'aumento dei prezzi. E, come c'era da aspettarsi, le bacheche social di Panini sono state invase (e lo sono tutt'ora) da post di lettori decisamente incacchiati per l'aumento. Aumento, tra l'altro, arrivato come una doccia fredda e non comunicato in alcun modo, scoperto unicamente dai prezzi stampati in corrispondenza di ogni albo sulle pagine di Anteprima. E qui arriviamo, a parer mio, al nodo dolente. Precisazione: l'editore non è in alcun obbligato a dare ai lettori un preavviso per l'aumento dei prezzi che ha deciso nè tantomeno a darne notizia sui social, sul proprio sito web  o, nel caso di Panini, su Anteprima.

1993: Star Comics annuncia un aumento di prezzo tra le 200 e le 500 lire...
Fatta questa debita premessa c'è un però grande come l'Empire State Building! Annunciare l'aumento dei prezzi e in qualche modo spiegarne le ragioni al lettore è un gesto di cortesia e, solprattutto, di rispetto dell'editore nei confronti dei propri clienti. Ricordo perfettamente quando, da ragazzino, grande appassionato lettore Disney, ogni tanto su Topolino compariva una nota della redazione con cui l'editore (allora era Mondadori) preavvisava e si scusava per l'aumento del prezzo della testata, spiegandone le ragioni. Lo facevano un po' tutti (vedi immagine a destra). E' un gesto che non costa nulla e ben dispone il lettore, che potrà poi incacchiarsi lo stesso oppure no, non importa: intanto, l'editore ha trasmesso al lettore un chiaro segnale di attenzione e considerazione.

Ma né su Anteprima né sui canali Social né sul sito web di Panini c'è traccia alcuna di tutto questo.

Non è finita. Come già accennato, la pagina Facebook di Panini Marvel è stata invasa da commenti di lettori che chiedono spiegazioni. Parlo di commenti presenti in bacheca dal 15 novembre. Bene, ad oggi, nessuno dello staff redazionale di Panini si è degnato di una risposta. Anzi, continuano a postare news sulle nuove pubblicazioni ignorando bellamente tutti i commenti di lamentele. Questò è, secondo me, un comportamento inqualificabile e assolutamente ingiustificabile. Il messaggio che passa è: ti stai lamentando? Io me ne frego altamente e continuo le mie cose ignorandoti completamente.

Mi chiedo come mai un editore affermato, di respiro internazionale, con un storia gloriosa alle spalle come Panini giudichi non opportuno un gesto - tra l'altro a costo zero - che sarebbe certamente apprezzato dai propri lettori/clienti. Al momento, l'unica risposta me l'ha suggerita il Principe Antonio De Curtis, in arte Totò: Signori si nasce e Panini, mi sa tanto, non lo nacque.
Almeno, la Panini di oggi...

* Immagine tratta dal blog http://prontiallerese.blogspot.com/ delal fumetteria Antani Comics.

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