12/11/2019

Speciale Gwen Stacy: storia di un accanimento immotivato - quando la Marvel imparò che la toppa può far più danni del buco...parte 1/2

Lo sappiamo, è un argomento trito e ritrito: nel mondo dei supereroi Marvel e DC il concetto di morte è molto meno...definitivo che nella vita reale.

Ci hanno provato, almeno in Marvel,  a cambiare le cose: ci ha provato Joe Quesada, Editor-in-Chief della Marvel a cavallo tra i due millenni, che cercò di imporre la regola Morto resta morto, nel tentativo di far guadagnare un po' più di serietà e di solennità ai trapassi (ed evitare che diventassero un facile espediente narrativo, abusato dagli autori per tentare di movimentare le trame). Ma senza successo.  
La regola aurea (una delle versioni di questa, almeno) secondo cui esistono solo tre personaggi morti definitivamente nei fumetti - Zio Ben, Capitan Marvel e Gwen Stacy - è stata parziamente fatta a pezzi proprio per l'accanimento sulla povera e sfortunata Gwen. Ma andiamo con ordine. La morte di Gwen Stacy, vuoi perchè pubblicata nel 1973, a soli 11 anni dalla nascita dell'Uomo Ragno, vuoi perchè nessuno se l'aspettava (oggi se ne sarebbe fatto un caso mediatico, per cercare di spingere al massimo il clamore e moltiplicare così le vendite della testata - come ben fece la DC Comics quando, negli anni '90, si inventò la Morte di Superman) ha lasciato segni evidenti nella storia dell'Arrampicamuri, rendendone tridimenzionale la psicologia e facendone maturare il carattere e la profondità delle narrazioni. Ha inoltre il merito di aver creato il cosiddetto Gwen Stacy Paradox, secondo cui un personaggio - fino a quel momento poco più che una comparsa - diventa importante proprio perché eliminato (letteralmente...) dalla storia.

[SPOILER ALERT - da questo punto in poi sono presenti numerosi spoiler sulle Saghe del Clone I e II,  Peccati del Passato e Il Complotto del Clone quindi, se volete leggerle (masochisti!)
e serbare la sorpresa, fermatevi qui!]

Siamo dunque nel 1973 e Spider-Man ha da poco superato i 10 anni dalla prima pubblicazione americana: la sua testata vende bene e ha una platea di lettori ormai consolidata. Fino a quel momento, fatta eccezione per la dura lezione imparata dalla morte di zio Ben, Peter ha una vita abbastanza piatta: frequenta l'università, lavoricchia con il Daily Bugle, combatte i supercriminali ed è fidanzato con Gwen Stacy. Tutto iniza a cambiare quando Peter viene coinvolto nella morte del Capitano (di Polizia) Stacy, padre di Gwen, a seguito di uno scontro con il Dottor Octopus. Una perdita che ha gravi ripercussioni sulla psicologia di Spider-Man. Anche il suo rapporto con Gwen cambia, poichè la ragazza - che non conosce la doppia vita del suo fidanzato - non fa mistero a Peter del suo odio per l'Uomo Ragno, che ritiene (a torto, anche a seguito delle informazioni distorte pubblicate dal Daily Bugle di J. Jonah Jameson) responsabile della morte del padre. Peter intanto aveva promesso al Capitano Stacy, in punto di morte, che si sarebbe allontanato da Gwen per proteggerla da ogni pericolo e dunque inizia a tormentarsi, perchè da una parte vuole onorare la promessa, dall'altra non vuole allontanarla.

Parallelamente Norman Osborn, padre di Harry il coinquilino di Peter, scopre la vera identità di Spider-Man. Norman è un uomo dalla personalità disturbata e con mille problemi: dirige un'azienda sul lastrico e il figlio è un tossicodipendente da poco scampato alla morte per overdose. Addossa le colpe dei suoi fallimenti al povero Spider-Man e così, nei panni di Goblin, rapisce Gwen (che conosce bene poichè frequenta insieme a Peter, Mary Jane e altri amici il figlio Harry) e la porta in cima al ponte di Brooklyn dove, davanti a Spider-Man, lascia precpitare la ragazza nell'Hudson. L’Uomo Ragno l'afferra con la sua tela ma si accorge che Gwen è morta - lo snap disegnato all’altezza del collo di Gwen non lascia dubbi: è stato Peter, nell'arrestare bruiscamente la caduta, a uccidere l’amata!

La decisione di uccidere Gwen Stacy scaturì dalle discussioni tra Gerry Conway, all'epoca sceneggiatore della serie, il direttore artistico John Romita e l’Editor-in-Chief Roy Thomas. L'intenzione era quella di dare nuova linfa alle vendite di Amazing Spider-Man per cui, tra le idee nel calderone, finì anche quella di uccidere uno dei personaggi di contorno...ma chi? Zia May? JJJ? John Romita propose Gwen Stacy, che avrebbe tra l'altro risolto il problema della non troppo velata rivalità con Mary Jane. Rivalità che sembrava aver perso quell'enfasi iniziale e cominciato a stancare e confondere i fan. Considerato che il contributo di Gwen alle trame di Spidey era di fatto insignificante e il personaggio era troppo stereotipato e anacronistico, rispetto al nostro supereroe con superproblemi, la decisione fu presa rapidamente. 
Thomas propose la cosa a Stan Lee che approvò , anche se poi rinnegò tale decisione dichiaranndo di non averla mai presa. Infatti, quando - dopo la pubblicazione - fu attaccato dai fan, scaricò tutta la colpa su Conway e impose alla redazione di Amazng Spider-Man di porre rimedio. Ma, si sa, spesso le soluzioni rattoppate non fanno altro che peggiorare la situazione: è proprio ciò che è accaduto all'Uomo Ragno, che da lì in poi si troverà coinvolto in controversissime saghe che raggiungeranno l'apice in uno dei più enormi epic fail a cui il personaggio (e dunque la Marvel) sia mai andato inconro in tutta la sua lunga carriera.

Dicevamo: i fan volevano il ritorno di Gwen, Lee spinse per accontentarli e così  Conway scrisse - forse non tanto convinto -  una storia dove entravano in gioco dei cloni. La loro prima apparizione è del 1975, disegnati da Ross Andru. Le storie che li riguardano costituiranno la cosiddetta prima (o prologo della) Saga del Clone, in cui Il professor Miles Warren (aka lo Sciacallo), insegnante all'Università di Peter e Gwen e segretamente innamorato di quest'ultima, la clona dopo la sua morte. Clona però anche Peter, di cui conosce la doppia identità e ritiene responsabile della morte della sua amata. Nel corso della storia, Peter incontra Gwen rimanendone sconvolto, scopre che è in realtà un clone, si scontra a sua volta con il proprio clone (entrambi i Peter Parker pensano di essere l'originale, perchè lo Sciacallo clona anche i ricordi...mah?!) e al termine della battaglia resta in vita un solo Spider-Man...sarà quello vero o il clone? Intanto, il clone di Gwen Stacy, dopo aver visitato la tomba dell'originale, abbandona New York per iniziare una nuova vita. Questa storia fungerà da prologo alla successiva Saga del Clone, quella del 1994, molto, molto controversa, in cui veniva rivelato che il Peter Parker degli ultimi 20 anni era in realtà...il clone! In estrema sintesi, quest'ultimo era sopravvissuto alla precedente storia del 1975 e aveva assunto l'identità di Spider-Man, pensando di essere l'originale; l’originale era convinto di essere un clone e aveva lasciato New York per rifarsi una vita, assumendo l'identità di Ben - come zio Ben - Reilly il cognome da nubile di zia May
Questa complicata storia scatenò una serie di eventi che tennero occupate le testate di Spider-Man per circa 5 anni, per scoprire alla fine che la mente dietro tutte queste intricate vicende era sempre stato il redivivo Norman Osborn, che aveva elaborato il tutto per far impazzire Peter, che non era quindi un clone ma l’unico e solo Uomo Ragno
La Saga del Clone, non si fa fatica a pensarlo, fu accolta malissimo dai lettori e causò un crollo nelle vendite che neanche la Coca Cola quando decise di cambiar nome...

Arriviamo così alla - lasciatemelo dire - più grande porcata che potesse mai essere scritta sull'Uomo Ragno: Peccati dal Passato. Trattasi della più discussa e odiata saga ragnesca di sempre. La storia che - senza mezzi termini -  ha oltraggiato la prima ragazza di Peter Parker, per mano di  J. Micheal Straczynski e Mike Deodato Jr.

Se volete sapere dello scempio perpetrato ai danni della povera Gwen Stacy e di come questa riuscirà, alla fine, a uscirne vincitrice - hey parliamo di supereroi e i buoni vincono sempre, dopotutto! - tornate per per la seconda ed ultima parte di questo speciale. [continua]

Nessun commento:

Posta un commento

TOP 5 ARTICOLI