Come anticipato la scorsa settimana, oggi scriverò del non-gruppo canadese per eccellenza: gli Alpha Flight.
La formazione fu creata dal prolifico X-Chris Claremont e disegnata originariamente dall’anglo-canadese John Byrne, che ne divenne autore nella testata regolare. Ne fanno parte James McDonald Hudson alias Vindicator e sua moglie Heater Hudson; i fratelli Jean-Paul e Jeanne Marie Baubier, Northstar e Aurora; lo scienziato Walter Langkoswki, capace di trasformarsi nel bestiale e forzuto Sasquatch (recentemente ricomparso nella serie L’Immortale Hulk di Al Ewing); il nano Puck - Eugene Milton Judd - e il nativo americano Dr. Michael Twoyoungmen, noto come Shaman. A questi si aggiungono due strane creature: l’atlantidea Marrina e la mutaforma Narya/Snowbird.
Gli Alpha Flight sono un insieme di personaggi con poco in comune, che non vivono insieme, hanno vissuti diversi e si riuniscono solo quando il Governo del Canada, la loro Nazione, li richiama in servizio. Una formazione che, tra l’altro, perde il proprio leader - Vindicator - pochi numeri dopo il debutto (nel dodicesimo). Una scelta narrativa di un certo peso, evidente già dalle primissimi uscite, dove si susseguono storie con protagonisti più i singoli membri del gruppo che l’intera squadra. Un approccio - quello scelto da Byrne - insolito rispetto al trattamento riservato ad altre formazioni Marvel come X-Men, Vendicatori o i Fantastici Quattro.
Il leader della formazione, James Hudson, fa la sua prima apparizione su Uncanny X-Men #109 del 1978 dove, in qualità di agente del Governo Canadese, assume l’identità di Weapon Alpha e va a caccia di Wolverine, con cui si scontrerà. L’intero gruppo fa invece la sua comparsa sui #120 e #121 di Uncanny X-Men (1979). La testata regolare a loro dedicata esordirà più tardi, nel 1983, ma non ci sarà Claremont: sarà infatti interamente affidata (storie e disegni) a John Byrne, che in verità accetta senza troppo entusiasmo. Lascerà infatti la serie dopo 28 numeri. Sarà continuata da altri autori come Bill Mantlo, James Hudnall, Fabian Nicieza e Scott Lobdell. La prima serie continuò per 130 numeri fino al 1994, introducendo parecchi personaggi nuovi e ospitando diversi crossover con altri supereroi Marvel. I primi 28 numeri sono comunque i migliori: l’abbandono di Byrne si fa notare, sebbene la run di Bill Mantlo ha il merito di aver visto alle matite due allora giovani talenti alle prime armi: Mike Mignola e Jim Lee.
Nel 1997 la serie ricomincia dal numero 1, con personaggi diversi. Prosegue per soli 20 numeri (più un annual).
Nel 2004 Marvel fa ripartire la serie che però viene cancellata dopo 12 numeri per scarso successo.
Infine, nel 2011 arriva la quarta serie, collegata all’evento Fear Itself. Usciranno solo 8 numeri.
Alpha Flight ha un primato non da poco: nel numero 106 del 1992, Northstar fa coming out, rivelando la propria omosessualità. In realtà quest’aspetto trapelava già dalle prime storie (segno che Byrne aveva pensato fin da subito di farne un personaggio gay). Nel 1986 si pensò anche ad una trama in cui Northstar si sarebbe ammalato di AIDS. Erano gli anni in cui la paura per l’HIV era viva e presente nella società americana e dunque sui media. Questa volta però Marvel, solitamente attenta e sensibile agli stimoli provenienti dal mondo dei propri lettori, non se la sentì e nella versione definitiva della storia, per giustificare il morbo misterioso che aveva colpito Northstar, si inventò una bislacca (e vigliacca) origine extradimensionale.
In Italia, Uncanny X-Men #109 venne pubblicato su Thor #216 e #217 del 1979, della Editoriale Corno. La prima apparizione del gruppo (#120 e #121 di Uncanny X-Men) è invece pubblicata su Uomo Ragno #21, #22, #26 e #27, sempre della Editoriale Corno (poi ristampati su Marvel Special #9 X-Men Classic 7: Arriva Alpha Flight di Marvel Italia del 1996).
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John Byrne |
La prima serie di Alpha Flight fu molto parzialmente raccolta nel 1989 da Star Comics, in un volumetto dal titolo Speciale Alpha Flight, contenente il numero 1 della serie e alcune storie estratte dai primi numeri.
Successivamente, le storie vennero pubblicate su Capitan America e i Vendicatori dal #1 (1990) al #45 (1992) e poi inserite su X-Men dal #26 (1992) al #38 (1993), sempre Star Comics.
Con il passaggio a Marvel Italia/Panini dei diritti Marvel, la serie continuò su Wolverine dal #55 (1994) al #62 (1995). In seguito, diventa ancora più difficile seguire gli Alpha Flight, perché la prima serie verrà ultimata a pezzetti e bocconi in volumi senza un preciso rigore cronologico, saltando intere sequenze:
- Lo Speciale Alpha Flight - Wolverine di Marvel Italia (1996) raccoglie alcune storie della prima serie;
- Il volume Collana Bookstore #8 Alpha Flight: Gli Anni perduti di Marvel Italia del 1998 raccoglie altre storie della prima serie;
- Il volume Collana Bookstore #41 Alpha Flight: Caccia a Wolverine di Marvel Italia del 1999 raccoglie alcune storie della seconda serie;
- Il Marvel Omnibus #60 Alpha Flight di John Byrne di Panini del 2016 raccoglie tutta la run di Byrne della prima serie.
La terza serie è completamente inedita in Italia. È stato anche pubblicato un team-up con Deadpool edito in USA tra il 1997 e il 1998 sulle testate Alpha Flight Vol.1 e Deadpool Vol.1: Alpha Flight & Deadpool di Marvel Italia, 1998 (5 numeri).
Io posso suggerirvi solo l’Omnibus di Byrne, sicuramente la run più bella. Il resto è troppo frammentato e disperso e, personalmente, odio l'eccessiva frammentazione che questa serie (come tante altre...) ha subito in Italia. Se volete risparmiare e farvi comunque un’idea delle prime storie, lo Speciale Alpha Flight della Star Comics si recupera facilmente per pochi euro.
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