Carissime/i tutte/i, eccomi nuovamente a scrivere di comics, dopo una lunga assenza dovuta a malanni di stagione e impegni lavorativi. Spero di esservi mancato almeno un po'! Bando ai sentimentalismi e passiamo subito al sodo.
Dopo aver parlato di Testa di Morte, qualche mese fa, ripesco
volentieri un altro personaggio semisconosciuto (almeno in Italia) della
Marvel, su input dell’amico di Facebook Giacomo C.
Darkhawk è un supereroe nato negli anni ‘90 con un
background inizialmente urban, per poi diventare membro a tutti gli effetti
dell’universo cosmico della Casa delle Idee. Il suo debutto avviene nel 1991,
in Darkhawk #1 ad opera di Tom DeFalco (non accreditato), Danny Fingeroth e le matite di Mike Manley. Nonostante la sua relativa giovinezza, ha avuto un’importanza
crescente (seppur non primaria) nell’Universo Marvel.
Chris Powell era un normale adolescente di New York, figlio di
un ufficiale di polizia nel Queens, fin quando non entrò in possesso di un
misterioso amuleto in un vecchio parco di divertimenti abbandonato. Scoprì così
che grazie all'amuleto poteva trasferire la propria coscienza in un androide: Darkhawk.
Chris imparò a gestire l’androide e col tempo ha collaborato con vari super tra
cui Spider-Man e Iron Man; ha fatto parte dei New Warriors e dei West Coast
Avengers e la sua strada si è incrociata con quella dei Loners e dei Runaways.
In House of M l'androide alato appare quale membro del Wolfpack e durante
Secret Invasion fu assegnato al Progetto PEGASUS e nominato capo della sicurezza. In questo periodo ebbe a scontrarsi con Nova (Richard Rider), per
poi scoprire che era uno Skrull. Durante gli eventi del crossover ha difeso
PEGASUS dagli Skrull insieme al vero Nova e a Quasar. Ha ruoli importanti in War of
Kings, Realm of Kings e Avengers Arena, di recente ha avuto un ruolo nella saga
Infinity di Jonathan Hickman ed è comparso nei Guardiani della Galassia di
Donny Cates: Darkhawk torna nello spazio per ascoltare l'ultima volontà e il
testamento di Thanos, ucciso durante Infinity Countdown. In quel frangente
viene risucchiato in un buco nero da una trappola creata da Hela e l'Ordine
Nero. L’epilogo di questa saga è..sconvolgente per Chris, ma tranquilli, non ve
la spoilero!
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Darkhawk Annual #1 |
Il corpo androide di Darkhawk è realizzato in un metallo
tecno-organico e possiede forza, velocità e resistenza sovrumane. Inizialmente
solo in grado di usare le ali retrattili per planare, Chris le ha usate gradualmente
per volare a grande velocità. L'amuleto che "alimenta" Darkhawk (e che adesso
non serve più a Chris per diventare Darkhawk) può anche proiettare un campo di
forza difensiva attorno a sé e sparare potenti flussi di energia. Dopo aver
ricevuto un upgrade, ha acquisito la visione telescopica e infrarossa e la
possibilità di dotarsi di artigli. Darkhawk può anche creare portali sub-spaziali
e viaggiare nella Zona Negativa.
Se in Italia è praticamente sconosciuto la ragione c’è: la
sua prima apparizione l’abbiamo su Il Punitore #25 - L'alba di Darkhawk, della Star
Comics (1991), che stampa Darkhawk #1.
La prima (e solo la prima) storia di Darkhawk Annual #1 del
1992 - Assault On Armor City Part 1 è stata ripresa su Marvel Extra #13 di
Marvel Italia nel 1995 e poi più nulla, se non, ovviamente, le sue apparizioni
nelle saghe e nei crossover su menzionati.
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